Progettazione, innovazione e sostegno alle imprese: Progemec e l’emergenza COVID19

Cosa ha fatto Progemec durante la pandemia? Il nostro know-how su progettazione, innovazione e sostegno alle imprese al servizio della collettività

L’emergenza COVID ha segnato la vita di tutti e, in particolare, ha avuto un forte impatto sull’economia mondiale.

Abbiamo scoperto o meglio dire apprezzato, e anche odiato lo smart working, con il digitale che ha preso sempre più spazio nel lavoro e nella vita quotidiana; abbiamo avuto l’esigenza di acquistare dispositivi di protezione per la nostra sicurezza, personale e sul lavoro, e di trovare soluzioni innovative per potere continuare a portare avanti le attività lavorative, anche ora in un momento in cui l’emergenza sembra rientrare, ma non troppo.

Anche noi come realtà aziendale di Progemec ci siamo ritrovati ad affrontare il Covid: ci siamo prontamente organizzati per riuscire a consentire ai nostri collaboratori Giancarlo, Gianmarco, Alberta e Diego di lavorare da remoto e non fermarci, per riuscire a rispondere non solo alle esigenze dei nostri clienti ma anche poter dare il nostro contributo durante la pandemia.

Come? Grazie alla nostra flessibilità, spirito di adattamento e creatività. Stare fermi non è un’opzione per Progemec!

Ecco alcuni dei progetti che abbiamo avuto modo di sviluppare negli ultimi mesi, tra progettazione e innovazione, anche a sostegno delle aziende alle prese con i problemi della sicurezza legati alla pandemia.

Visiera ASPÍS

In piena emergenza abbiamo avuto tutti necessità di proteggere noi stessi, in primis usando le famose e introvabili mascherine. Tuttavia in alcuni contesti lavorativi come quello sanitario, ma non solo, era necessario (e lo è tuttora) potere usufruire di una maggiore protezione poiché gli operatori sono a stretto contatto con potenziali portatori di virus.

La visiera di protezione Aspís, il cui nome deriva dall’antica parola greca usata per indicare lo Scudo, è stata quindi progettata e realizzata per rispondere alle esigenze che sono sorte in alcuni contesti lavorativi, vista anche la difficoltà a reperire i DPI, come strumento in aggiunta (non in alternativa) ad altri sistemi di protezione per le vie aeree. La sua funzione principale è di proteggere il viso dall’aerosol e dai droplet, le famose micro-goccioline generate da starnuti, violenti colpi di tosse o da schizzi di sudore.

Particolare attenzione è stata anche dedicata alla vestibilità, considerando che tale strumento è in genere indossato per parecchie ore: la staffa reggischermo, in PLA, materiale atossico e biocompatibile, è stata infatti realizzata usando la stampa 3D e progettata per aderire ergonomicamente alla fronte senza arrecare fastidio al portatore. L’innovazione della stampa 3D che sta trovando campi di applicazione sempre più ampi.

Mascherina di Protezione

La primaria esigenza di tutti è stata quella di avere mascherine efficaci nella lotta contro il virus. Una delle cose più ripetute negli ultimi mesi è stata proprio l’importanza di indossare questo fondamentale strumento di prevenzione del contagio che, più che proteggere chi lo indossa, protegge chi gli è intorno.

Il nostro team ha quindi lavorato alla progettazione di una mascherina non solo usa e getta, pensata per essere usata in ambienti domestici e lavorativi per la protezione di naso e bocca da muco, saliva, goccioline, particelle, polveri e vento.

Il corpo della mascherina è realizzato in ABS ed è dotata di ghiera per unità filtrante intercambiabile e un anello di tenuta per una perfetta adesione al viso e per evitare il contatto diretto con la pelle. È quindi possibile riutilizzarla più e più volte, avendo cura di cambiare il filtro ogni otto ore di utilizzo, ed è sufficiente pulirla con un panno umido e disinfettante per igienizzarla.

Il progetto del modello della mascherina è anche stato depositato e registrato presso EUIPO.

Una soluzione economicamente sostenibile poiché ancora per un lungo periodo saremo probabilmente costretti ad avere con noi questo strumento di protezione.

Sanificatore Raggi UV-C

Oltre a dispositivi di protezione individuale, l’emergenza Covid19 ha fatto emergere prepotente la necessità di una maggiore sicurezza degli ambienti e degli oggetti di uso quotidiano; sicurezza che passa per rigorose procedure di sanificazione per garantire l’eliminazione di ogni traccia di virus.

Tuttavia l’utilizzo di prodotti chimici non sempre è indicato, vista la possibile tossicità e le allergie scatenate da alcune componenti, per non parlare di possibili reazioni nel caso di utilizzo di più prodotti. Per questo motivo, come già altre aziende, ci siamo mossi per capire come potere venire incontro a questa esigenza determinata dalla pandemia.

Il risultato è stata la progettazione di un sanificatore combinato per la disinfezione di bibite in lattina, vetro, plastica o contenitori per alimenti, che sfruttasse i raggi UV-C combinati con l’azione batteriostatica e refrigerante dell’anidride carbonica.

L’azione germicida UV-C è da tempo già nota, ma ulteriori progressi sono stati fatti durante l’ultimo periodo proprio per capire come l’utilizzo dei raggi UV-C potesse essere efficace nella battaglia al Sars-COV2.

I microorganismi non possono sopravvivere ad un’esposizione prolungata ai raggi UV-C poiché, a determinate lunghezze d’onda (lunghezza d’onda di 254 nm), l’UV-C attacca i legami molecolari del DNA dei microorganismi, distruggendoli, rendendoli inoffensivi o impedendone la crescita e la riproduzione.

Dopo un ciclo di esposizione ai raggi UV-C di circa 45”, i contenitori in lattina, vetro o plastica sono sottoposti a raffreddamento e sanificazione con CO2 alimentare (E290) di circa 4”, così che sia possibile consumare il prodotto direttamente dal suo contenitore in maniera da rispettare le principali norme igieniche.

Il sanificatore è dotato di temporizzatori sia per il processo di esposizione UV che per quello di raffreddamento CO2, le cui impostazioni possono essere modificate in base alle esigenze del cliente, consentendone quindi l’utilizzo in più campi di applicazione.

Nel periodo del lockdown abbiamo anche avuto modo di concludere un contratto di collaborazione della durata di tre mesi, rinnovabile per ulteriori tre, con un nome di spicco del settore aerospace: l’azienda è attiva nella produzione di manufatti in materiale composito, per attività di progettazione stampi ed attrezzature. È importante per noi continuare a coltivare partnership nei settori di lavoro per potere crescere e ampliare il nostro know-how.

La progettazione non è però il nostro unico ambito di lavoro. Infatti non ci siamo fermati neanche nel sostegno alle imprese attraverso il nostro ramo d’azienda che si occupa di Finanza Agevolata, aiutando molte imprese ad accedere ai fondi di messi a disposizione dalla Regione Lazio in questo particolare periodo.

Una delle necessità più urgenti è stata quella di potere lavorare in Smart Working, una modalità a cui non tutte le aziende erano abituate e che alcune hanno letteralmente scoperto durante l’emergenza.

La nostra titolare, Alessia Mentella, ha scritto un articolo sul quotidiano l’Inchiesta a tal proposito e Progemec si è occupata di accompagnare le aziende nell’accesso al Bando Smart Working della Regione Lazio, attraverso cui le aziende hanno potuto acquistare strumenti tecnologici funzionali allo smart working ed usufruire di servizi di consulenza e formazione per la formulazione di un piano di smart working aziendale.

Tutto questo come parte della “trasformazione digitale” a cui la pandemia ci ha un certo senso costretto, poiché siamo stati noi i primi a dovere adottare tale modalità di lavoro utile a contenere la diffusione del virus e consentire alle aziende di non fermarsi completamente.

I nostri numeri per il Bando Smart Working

Aziende servite: 6

Domande di accesso alle agevolazioni andate a buon fine: 100%

Abbiamo dato così l’opportunità ai nostri clienti di reagire con forza alla crisi economica causata dal coronavirus.

Un altro bando di cui hanno potuto usufruire le aziende della Regione Lazio è stato quello del Fondo Rotativo Piccolo Credito, che ha destinato nello specifico una parte della dotazione alle attività che hanno subito danni economici dall’emergenza sanitaria e dalle misure restrittive dei DPCM per il contenimento del contagio da Coronavirus.

L’intervento prevedeva la possibilità per Micro, Piccole e Medie Imprese di accedere ad un finanziamento di 10.000 €, rimborsabile a tasso zero da 1 a 5 anni, con preammortamento di 12 mesi per i finanziamenti superiori a 2 anni.

I nostri numeri per il Bando Fondo Rotativo Piccolo Credito

Aziende servite: 12

Richieste di finanziamento andate a buon fine: 12

Diventiamo tutti Plastic Free!

Una delle cose che questo periodo di pandemia ha fatto emergere è quanto la sostenibilità sia uno dei temi veramente caldi, se già non lo avevamo capito, sul quale occorre lavorare per sensibilizzare le persone.

Siamo stati quindi felici di aiutare l’Istituto Comprensivo di Sant’Elia, per la sede del Comune di Vallerotonda, per un progetto di sostenibilità a partire proprio dalla scuola, la cui funzione fondamentale nella formazione ed educazione dei ragazzi la vede assumere un ruolo centrale nella sensibilizzazione delle nuove generazioni.

È stato così realizzato il progetto “Noi della scuola siamo PLASTIC FREE” nell’ambito del bando della Regione Lazio “Lazio Plastic Free”, il cui intento è la concessione di contributi a favore di progetti per ridurre la diffusione dei rifiuti in plastica monouso al fine di modificare i modelli di consumo incoraggiando il recupero, il riuso e il riciclo.

L’obiettivo del progetto è incentivare la sostituzione degli oggetti usa e getta con equivalenti eco-compatibili e riutilizzabili e dare un contributo importante e concreto all’ambiente, eliminando la plastica all’interno dei locali delle scuole, ma anche a limitarlo e ridurlo nelle case, negli uffici di familiari ed amici, attuando un vero e proprio cambiamento nello stile di vita di ognuno.

L’Istituto Comprensivo di Sant’Elia Fiumerapido ha anche aderito alla rete “SPFFS” Scuole Plastic Free per un Futuro Sostenibile, ideato e promosso dall’Associazione “Marevivo” nata nel 2018, finalizzata a coinvolgere tutta la comunità partendo dalle scuole.

Il progetto “Noi della scuola siamo PLASTIC FREE” si articola in due azioni distinte:

  1. La prima prevede l’istituzione della Settimana dell’informazione – “Come sta il Nostro Pianeta” dedicata ad iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione, che si svolgeranno in tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo e vedranno protagonisti tutti gli alunni, il personale scolastico e le famiglie.
  2. La seconda consiste nella riduzione dei rifiuti in plastica nelle mense dei plessi scolastici ricadenti nel comune di Vallerotonda, principalmente attraverso la sostituzione delle stoviglie monouso con stoviglie riutilizzabili e nel conseguente allestimento ed adattamento dei locali cucina e dei locali mensa, sia dal punto di vista delle attrezzature che dal punto di vista impiantistico. Tale azione prevede anche la distribuzione di borracce riutilizzabili in alluminio con capacità pari a 500 ml, su cui verrà stampato il logo del Comune ed il titolo del progetto “Noi della scuola siamo Plastic Free”.

Le attività del progetto “Noi della scuola siamo PLASTIC FREE” mirano, dunque, all’adozione di un nuovo modello di scuola virtuosa, al fine di salvaguardare il nostro pianeta e la nostra salute, attraverso l’attuazione di pratiche concrete.

Ripartire dai piccoli comuni

Il sostegno ai Piccoli Comuni è una delle priorità della Regione Lazio e in questa direzione è andato anche il Bando “Un Paese ci Vuole 2020”, destinato ai comuni con meno di 5000 abitanti e finalizzato ad attività di valorizzazione del patrimonio culturale, sociale ed ambientale.

Abbiamo assistito nelle procedure per l’accesso al bando due comuni per un totale di 40.000 euro ciascuno, per progetti che prevedono il recupero di beni, manufatti e spazi di valore storico-culturale.

Un carico di Vitamina G

Una delle altre opportunità offerta dalla Regione Lazio per contributi a fondo perduto ha visto protagoniste le associazioni giovanili attraverso il Bando “Vitamina G”, incentrato su promozione territoriale e della cultura, sull’inclusione sociale e sul tema dei diritti e della parità.

L’intento era quello di promuovere l’iniziativa degli under 35 e incentivarli a prendersi cura del proprio territorio e della propria comunità, oltre che la creazione di un’“ecosistema” regionale di associazioni in grado di condividere processi e best practices a favore delle singole realtà locali.

Siamo stati quindi felici di aiutare un’associazione ad accedere alle agevolazioni previste da bando e siamo in attesa degli esiti, visto che i termini sono scaduti da pochissimo.

Il Coronavirus ha messo in difficoltà molti e ci ha costretto a ripensare anche i nostri stili di vita e di lavoro, costringendoci anche a confrontarci con nuove esigenze e paure. Il nostro team ha quindi dovuto ripensarsi e anche le nostre modalità di lavoro sono necessariamente cambiate, ma non ci siamo fermati: la nostra priorità è stata di continuare a fare ciò che facciamo meglio, ovvero progettare per migliorare il mondo in cui viviamo, aiutando i nostri clienti, e anche sostenerli nell’accesso alle agevolazioni finanziarie per il proprio sviluppo, trasformazione, miglioramento per benefici che ricadono sull’intera collettività.

2020-07-27T10:11:43+01:00

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